mercoledì 22 febbraio 2012

Valgono troppo per buttarli via

Corepla ha presentato una nuova campagna di informazione dal titolo eloquente: “La plastica. Troppo preziosa per diventare un rifiuto”.

Un messaggio che in tempi di crisi fa leva non più e non solo sulla sensibilità ambientale dei cittadini, ma anche sul portafoglio. L'obiettivo è motivare le persone a fare più raccolta differenziata e a farla meglio, in funzione di un successivo riciclo, che deve essere visto come opportunità ambientale ed economica per l'intera collettività.

“Corepla vuole fugare i dubbi residui e ricordare come l’imballaggio in plastica non sia mai un problema se correttamente gestito - commenta il Presidente del Consorzio, Giuseppe Rossi -. Può trasformarsi, invece, in una nuova risorsa, in primo luogo grazie al suo riciclo meccanico, ma anche restituendo sotto forma di combustibile alternativo tutto il potere energetico che per natura racchiude in sé, nei casi in cui a valle della raccolta si presenti con caratteristiche qualitative ancora inadeguate per essere avviato a riciclo”.

Anche in TV. La campagna pubblicitaria, curata dall'Agenzia Lowe Pirella Fronzoni, partirà con un primo flight nel mese di febbraio, poi ripetuto in estate e in autunno. Cinque i soggetti (nelle foto in questa pagina) per gli annunci stampa sui principali quotidiani e periodici nazionali, altrettanti per le affissioni di pregio presso grandi stazioni, aeroporti e metro. E, per la prima volta, Corepla sbarcherà anche in televisione, con tre mini-spot della durata di dieci secondi programmati sulle principali reti nazionali digitali e satellitari.
“Si tratta – aggiunge Rossi – di un impegno notevole, ma che pensiamo sia apprezzato non solo per l’immagine semplice, immediata, colorata e moderna (come la plastica, d’altronde), ma anche per la sua finalità chiaramente educativa ed informativa". Un contributo alla trasparenza e alla conoscenza che - spiega il Presidente di Corepla - "si spera convinca chi ancora non si impegna nella raccolta differenziata e fidelizzi con una nuova carica motivazionale i 57 milioni di Italiani che già hanno a disposizione nel loro Comune un servizio di raccolta differenziata degli imballaggi in plastica”.

Primi numeri sul riciclo 2011. In occasione della presentazione della nuova campagna pubblicitaria, sono stati diffusi i precosnuntivi 2011, che saranno confermati a maggio dopo l'Assemblea annuale del Consorzio.

Nell'anno appena trascorso sono state conferite agli impianti di selezione consortili 660.000 tonnellate di imballaggi in plastica provenienti da raccolta differenziata, il 7% in più rispetto al 2010, anche se - segnala Corepla - permangono forti squilibri regionali. Il riciclo meccanico è cresciuto più della raccolta, mettendo a segno l'anno scorso un +11%, per un totale di 390.000 tonnellate; il rapporto tra raccolta e riciclo della stessa è così salito dal 57% al 60%.
Aggiungendo le circa 7.000 tonnellate di rifiuti di imballaggi in plastica non conferiti al servizio pubblico, provenienti da attività economiche gestite dal Consorzio a titolo puramente sussidiario rispetto al mercato, si arriva a un totale di riciclo di 400.000 tonnellate, per la sola parte afferente a Corepla.

Non solo Corepla. Ma questo numero non esaurisce il potenziale italiano, poiché occorre aggiungere il riciclo di imballaggi in plastica “secondari e terziari” da attività economiche, gestito in modo automo dalle imprese industriali del settore. Sommando anche questi volumi, si ottiene un totale (stimato) di 760.000 tonnellate, pari ad oltre il 35% degli imballaggi in plastica immessi al consumo nello stesso anno.

Cosa succede alle plastiche che non possono essere rigenerate per via meccanica? Circa 225.000 tonnellate di imballaggi avviati a selezione, in ragione del loro basso livello qualitativo, vengono trasformati in combustibili alternativi, destinati a sostituire combustibili fossili non rinnovabili nei cementifici, fungono da “agente riducente” nelle acciaierie o servono a produrre direttamente energia elettrica e termica nei termovalorizzatori. Altre 485.000 tonnellate di imballaggi in plastica presenti nei rifiuti indifferenziati fanno la stessa fine, concorrendo al soddisfare il fabbisogno energetico nazionale. Sommando questi ultimi due numeri si ottiene la quantità di imballaggi in plastica avviata a recupero energetico: poco meno di 710.000 tonnellate, pari a circa il 35% dell’immesso al consumo. Si tratta di un volume leggermente inferiore a quello degli anni scorsi, anche in ragione della migliorata capacità di selezione e riciclo.

Meno di un terzo va in discarica. Sommando, infine, riciclo meccanico e recupero energetico, il quantitativo di imballaggi in plastica recuperati e trasformati in nuove risorse si attesta intorno a 1.470.000 tonnellate, ossia circa il 70% del totale degli imballaggi in plastica immessi sul mercato nazionale nel 2011. Il resto, per fortuna poco, finisce invece in discarica o prende altre strade.

fonte: plasticaverde.eu

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